“Primavera” 2021


Questo è il titolo del lavoro che ho realizzato sul portale d’ingresso della Scuola Primaria Focaccia, a San Martino in Strada, Forlì.

Il progetto, partorito in piena era pandemica, ha voluto tracciare un piccolo solco, per piantare i semi di una rinascita tout court, volendo essere un invito a vivere un’esperienza sensibile del bello, quale praticaindispensabile sul piano educativo, affinché le nuove generazioni, sianosempre più vigili e partecipi della tutela nostro patrimonio ambientale, urbano e naturale.

Ed è stato importante per me, poter partire da una scuola, luogo di incontro e di aggregazione di grandi e piccini, ma il cui aspetto formale,non sempre privilegia il calore o l’anima che invece un luogo dedito all’educazione dovrebbe avere. 

Dunque abbellire il portale della scuola, ha significato per me creare un attraversamento magico, finalizzato ad infondere stupore, meraviglia, gioia, magia, piacere, insomma tutto ciò che è basilare per un apprendimento autentico.

Il progetto di abbellimento della facciata della scuola, patrocinato da Comune di Forlì, Associazione dei genitori, Azienda agricola, San Martino e Comitato di quartiere, mi è stato commissionato dalle insegnanti referenti, coadiuvate dalla Dirigente, Maria Teresa Luongo.

L’idea decorativa mi è stata fornita dal bellissimo parco di abeti dentro al quale si trova immersa la scuola, che mi ha permesso di immaginare una commistione tra natura reale e fiaba.

Ho così creato un “fondale teatrale”, composto da figure che alludono al sentimento dell’amore e dunque al ciclo della vita: pesci, lucertole, gechi e fiori: insomma esseri che simboleggiano un aspetto importante della storia evolutiva delle specie, nel passaggio progressivo dal mondo acquatico, a quello terrestre.

Ho eseguito questa mia opera utilizzando la tecnica del mosaico trencadís, termine catalano che significa “frantumato”. Mi sono altresì servito dell’utilizzo di frammenti di oggetti di recupero, come maioliche e vetri, al fine di riempire le figure rappresentate, per dare loro riflessi e rifrazioni differenti di luci e colori, amplificati in potenza anche dalla stuccatura finale.

Un aspetto per me importante, è stato quello di fare partecipare attivamente  gli alunni, i quali pur seguendo le regole del distanziamento dettate dal proseguire della pandemia, coadiuvati dalle maestre, hanno attaccato sulle pareti preposte, alcuni “frantumi” e piccoli bassorilievi.

Altri allievi, insieme ad insegnanti e personale scolastico, hanno portato piccoli oggetti da casa, bigiotterie, bomboniere, gadget, conchiglie…insomma cose che sarebbero state probabilmente anchedisperse nell’ambiente. 

Adesso questi “ ricordi” personali fanno parte del lavoro collettivo, musivo, che contiene la memoria, le suggestioni, i sentimenti di coloro i quali facendone “dono” alla loro scuola, si sentiranno animati da un più marcato spirito identitario di appartenenza a quel luogo, abbellito anche con il loro contributo. 

Io credo, che ogni bambina e bambino, si sia sentito testimone, anzi protagonista, di un’azione artistica partecipata, di cittadinanza attiva, volta al bello, alla cura e al pubblico decoro di uno spazio educativo, quale la scuola, che meritava attenzione, anche sul piano estetico.

Insomma volendo parafrasare il titolo di un romanzo di Jonathan Safran Foer (che si richiama ad una frase de “l’Insostenibile leggerezza dell’essere”, di Milan Kundera), la Scuola Primaria Focaccia, adesso è illuminata.

Luigi Impieri

Foto di Sebastian Castoro
Foto di Sebastian Castoro
Foto di Sebastian Castoro
prima
inizio lavori

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Chi sono

Luigi Impieri

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Artista poliedrico i cui interessi spaziano dalla pittura, alla ceramica, al designer, all’installazione, alla scenografia, alla cura di eventi d'arte e culturali, al trencadís. continua

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