Emanuela
Disvelato presso la Sala Icaro 1, del Liceo Classico, G.B.Morgagni, di Forlì, il mio dipinto intitolato: “Emanuela”. L’opera, commissionatami dalla sua famiglia, è dedicata alla professoressa Emanuela Pambianco ed è stata donata alla scuola, che ha provveduto a inserirla nella Sala Insegnanti.
“Emanuela Pambianco“
Acrilico su tela
cm “100 x 100”
2024
l’Opera è il ritratto che ho eseguito in chiave “surreale” di Emanuela Pambianco, professoressa di scienze umane presso il Liceo Morgagni di Forlì. La vediamo qui come se fosse salita definitivamente “in cattedra” e come se osservasse i suoi studenti, in un primo piano più grande del vero, affinché chi guarda venga catturato dall’espressione di chi si è sentita felice di svolgere la sua amata professione. Per sottolineare tale sentimento, il colore dominante è il rosso, cangiante nelle sue disparate tonalità, dal ruggine al rosa. Emanuela tiene nella sua mano destra un segnalibro e contemporaneamente un libro. Il segnalibro circoscrive la figura di Emanuela a corpo quasi intero e nell’atto di abbracciare, in un momento di gioia, tutta la bellezza del mondo. Qui indossa un vestito verde (speranza) e una sciarpa rossa, a ricordo di una vacanza bella, trascorsa in Sicilia, in compagnia del suo amato Deris. Il libro è blu (colore associato alla santità, all’umiltà e alla virtù), ricalca il colore dello sfondo del quadro ed è simbolo delle sue conoscenze e memorie, anche per questo è appoggiato al suo petto, un segno d’amore per la lettura, strumento principe della sua stessa professione. Sulla copertina è evidenziato un cuore (sovrapposto al proprio) che lascia trasparire nel frontespizio un paesaggio marittimo, con sullo sfondo un vulcano metafora di grande vitalità. Nella mano sinistra, Emanuela tiene una barchetta di carta bianca caratterizzata dalle ombre proiettate delle dita, che sembra contenere un evocativo messaggio, criptico solo in superficie, ma dal significato molto profondo: una scommessa e una sfida perché il suo lavoro di insegnante possa essere letto da tutti come un invito a non smettere mai di apprendere e conoscere. Anche il cielo è di un blu intenso, ricoperto di nuvole in movimento, che stabiliscono una transizione dalla terra, simbolo di vita materiale, verso il cielo, il luogo dello spirito. Dietro Emanuela “svolazza” un albatro, icona indiscussa dell’amore eterno: questo uccello può trascorre moltissimo tempo in mare aperto, ma poi torna sempre dal suo amato compagno.
Forlì 14-12-2024
Luigi Impieri